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Pasta italiana: le origini di una tradizione “fatta in casa”.

La pasta italiana: una tradizione millenaria

Cari Insideater, se dovessimo fare un gioco e vi chiedessimo quali sono i formati di pasta fatta in casa più famosi d’Italia, quali nominereste? A noi di Insideat ne vengono in mente tanti: tagliatelle, fettuccine, orecchiette, cavatelli e gnocchetti. Pensandoci bene, però, ci sono anche pappardelle, trofie, lagane, fusilli, maltagliati, tagliolini, pici, scialatielli, spaghetti alla chitarra e pizzoccheri. Ma è un elenco lunghissimo! 

E non abbiamo considerato la pasta ripiena. Allora, secondo gioco: quali sono le paste ripiene che conoscete? Vi aiutiamo noi, perchè anche qui c’è l’imbarazzo della scelta: ravioli, tortellini, plin, agnolotti, cappelletti e tanti altri, tutti differenti e tutti buonissimi.

Me che ricchezza è per l’Italia questa vastità di formati? Ogni regione ha le sue specialità, quasi ogni città ha il suo formato tipico e spesso anche nella stessa città ci sono più formati di pasta tipica del luogo. Quanta creatività è stata espressa nei secoli nelle famiglie, nei pastifici e nei ristoranti italiani, partendo semplicemente da un po’ di farina mescolata con l’acqua o con le uova?

Sì, perché di storia secolare si tratta, anzi millenaria, se pensiamo che si parlava di pasta, acqua e farina già nell’antica Grecia e nella Magna Grecia. I greci chiamavo laganon la pasta sfogliata a mano, termine che poi è diventato laganum in latino ed è giunto fino a noi nei termini lagana (nel centro Italia), làina (nel Lazio e in Campania), làiena (in Puglia e in Salento) e lasagna. 

Date queste origini antichissime, è chiaro poi che non dobbiamo assolutamente fare l’errore di pensare che la pasta sia solo nostra o che, addirittura, l’abbiamo inventata noi italiani o i nostri avi greci o arabi. Esistono centinaia di tipi di pasta in tutto il mondo, si pensi alla tradizione della pasta ripiena cinese, agli udon giapponesi, ai ravioli russi e ai pierogi polacchi. Peccheremmo di superbia e forse anche di ottusità se non accettassimo l’idea che le diverse storie di questi protagonisti delle tavole mondiali non si siano sviluppate indipendentemente le une dalle altre, ma sempre con grande successo.

Insomma non c’è cucina al mondo che non preveda un qualche tipo di pasta, ma una cosa è certa, che noi italiani l’abbiamo messa al centro della nostra cucina, creando intorno alla pasta un’enorme tradizione culinaria e un elenco infinito di ricette che tutti i giorni vengono portate in tavola. I primi piatti italiani prevedono sempre la pasta e anche quando per questioni di tempo, per pigrizia o per gusto dobbiamo scegliere di mangiare un solo piatto per pasto, nella maggior parte dei casi si tratterà di pasta.

E non abbiamo parlato della pasta secca! Magari lo faremo un’altra volta qui sul blog di Insideat.

Insideat pasta-fatta-in-casa-pasta-fresca-1 Pasta italiana: le origini di una tradizione “fatta in casa”. Outsideat the blog.

Pasta italiana fatta in casa con acqua e farina o all’uovo, con semola o con farina.

State tranquilli, la pasta italiana è buona in tutti i modi e ne esistono tipologie differenti: una versione più leggera realizzata con un impasto di acqua e farina, la pasta secca trafilata al bronzo, un particolare tipo di pasta più ruvida e porosa, o la classica pasta all’uovo, più consistente.

Tuttavia, esistono delle regole o meglio delle buone pratiche che possono aiutare il provetto pastaio o la provetta pastaia a scegliere la giusta ricetta e i giusti ingredienti:

  1. Semola o farina: la semola rimacinata di grano duro è generalmente usata nel centro-sud Italia; è perfetta per le orecchiette e i cavatelli, ma anche per la pasta secca come spaghetti, linguine, rigatoni, paccheri, penne, fusilli, ecc., ossia per tutti gli impasti preparati con l’acqua. La farina di grano tenero (tipo 00, 0, 1, 2. Integrale) è invece utilizzata per le paste sfogliate a mano e tagliate a strisce (tagliatelle, pappardelle, tagliolini, fettuccine, ecc.), oppure per le paste ripiene come i ravioli, quasi sempre questi impasti vengono realizzati con le uova.
  2. Acqua o uova: l’acqua si usa soprattutto per le paste fresche di piccole dimensioni e non ripiene (si pensi alle paste fresche del sud Italia), nonché per la pasta di semola essiccata trafilata. Le uova si usano invece nelle paste sfogliate a mano e nelle paste ripiene, ossia in tutti gli impasti che hanno bisogno di elasticità e un po’ di colore (si usano uova a pasta gialla).
 

Amici Insideater, la pasta è una cosa seria ma anche un grande divertimento. Per chi di voi non l’avesse ancora fatto, provate a cimentarvi, mangerete qualcosa di davvero genuino e sarete orgogliosi di averlo fatto da soli. 

Se volete vivere un’experience immersiva a Roma, preparando con noi la vera pasta italiana fatta in casa (fettuccine e ravioli) e un ottimo tiramisù, potete unirvi a una nostra Pasta, Ravioli e Tiramisù Class attraverso questo link.

Se avete invece a disposizione meno tempo, potete scegliere la 1 hour pasta class a questo link, in cui prepareremo delle ottime fettuccine da condire e da gustare con i migliori sughi freschi all’italiana in una sola ora.

Sul nostro canale YouTube troverete la ricetta e tutta la procedura per preparare delle orecchiette a regola d’arte e per condirle con le cime di rapa nella classica ricetta pugliese. Qui invece un video per preparare le fettuccine all’uovo, nel caso in cui siate impossibilitati a raggiungerci a Roma per prepararle insieme. 

Vi aspettiamo, Insideaters!

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